Tuesday, October 27, 2009

My poem and a picture representing the poem




Sono la ladra dei dolci
esposti nel tuo negozio
le mie dita sono appiccicaticce
e non sono riuscita
a metterne uno solo in bocca


Che follia!
Il mio cuore ogni volta che sente bussare
apre la porta.


Il desiderio divampa in me
i miei occhi scintillano
infilo le buone maniere nel cassetto più vicino,
divento Satana
bendando gli occhi ai miei angeli
solo per un bacio.


Bussano alla porta.
Chi è?
Nascondo la polvere della mia solitudine
sotto il tappeto,
preparo un sorriso
e apro.


Sola
non le permetto
di farmi visita.
Volteggia intorno a me
la caccio via.
Eccola
simile a una mosca nera
simile a una orribile mosca nera
vola qui, ronza di là
per atterrare sul profondo del mio cuore.
Tristezza una mucca impazzita
rumina
l'erba e il fieno
della mia estasi.


Lo guardai
attraverso un filo di luce
che filtrava
dalla finestra della mia misericordia.
Il corpo affaticato
disteso accanto a me
affamato come me.


Gli ho fatto cenno
di avvicinarsi
ma ha rifiutato.
Glielo ho ordinato
ma ha disobbedito.
L'ho obbligato
si è avvicinato tremante dalla paura
di toccare
un altro corpo.


Questa sera
un uomo uscirà
in cerca
di una preda
per soddisfare il segreto dei suoi desideri.


Questa sera
una donna uscirà
in cerca
di un uomo che la renderà
la padrona del suo giaciglio.


Questa sera
la preda e il predatore si incontreranno
e si compenetreranno
e forse..
forse
si scambieranno il ruolo.


Lui ha due donne:
una che dorme nel suo letto
e una che dorme nel letto dei suoi sogni.


Lui ha due donne che lo amano:
una che invecchia al suo fianco
e una che gli offre la giovinezza
per poi occultarsi.


Lui ha due donne:
una nel cuore della sua casa
e una nella casa del suo cuore.


Sul letto
una macchia rossa
inumidita dalle lacrime del vergine desiderio.
Ama per la prima volta
e si immerge nell'acqua eterna della vita
quel sudore caldo
e i suoi strani effluvi
che emanano da due corpi
che festeggiano la morte del desiderio.


Si è diretta verso di lui
per offrirgli
i suoi pori
e le sue unghie
decorate da ciliegie
che ha divorato
avidamente.


Se ne è andata
con il cestino del suo cuore
svuotato.


Non era
il tuo dolore
altro che puntura di spillo.
Ma mentre ruoto su me stessa
il mio dolore diventerà
rosso.
Come una ciliegia matura schiacciata
su una piastrella
bianca,
scorgo
un sorriso liberatorio
all'estremità della tua bocca.


Sospesa come particelle d'aria.

Sul tuo cappotto
come una goccia d'acqua sulla punta
del tuo mento.
Come un ragno tra vuoto e vuoto
come un destino
tra le labbra di Dio.


Sei molto diverso dagli altri.
Il tuo segno distintivo:
il mio bacio
sulla tua bocca.


Io e la mia felicità
aspettiamo
le vibrazioni dei tuoi passi.

1 comment:

  1. Taken over from a lovely Italian blog for cooking and poety:
    http://anemonekawaii.blogspot.com/2008/09/ciliegia-rossa-su-piastrelle-bianche.html

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